ANSIA DA PRESTAZIONE 2-Duecieli

ANSIA DA PRESTAZIONE 2

ANSIA DA PRESTAZIONE 2 L’EGO

Nell’articolo “ansia da prestazione 1” descrivevo la situazione psicologica che deve affrontare chi inizia una nuova esperienza, in particolare con l’arte della spada “Iaido”, dell’arco “Kyudo” e del “Qi Gong”.

Ora vorrei affrontare il discorso sull’esperienza che affronta l’allievo anziano, inteso come tempo di pratica, che nelle arti giapponesi viene chiamato “Sempai” .

Una fase delicata

Quando si è in questa fase, molto delicata, il lato umano di ognuno diventa predominante: l’esperienza acquisita ci viene ora richiesta sotto forma di abilità anche di fronte ad altri, e siccome non ci si può tirare indietro, spesso vengono in mente le prime lezioni ( come erano facili! ), così cresce l’ansia da prestazione.

Quando un allievo è principiante, nessuno si aspetta da lui delle prestazioni eccezionali, ma quando diventa più bravo inizia ad essere considerato dagli altri praticanti come un punto di riferimento, ed è in questi momenti (quando si sente “osservato” da tutti gli altri), finisce per commettere degli errori che non faceva nemmeno il primo mese.

Questo è un passaggio che avviene in tutti i praticanti, nel quale è molto importante fare tesoro dei molti anni di pratica. L’ego è una parte di noi che a volte fa sentire inadeguati, gran parte del lavoro di studio è proprio per imparare a gestirlo.

ANSIA DA PRESTAZIONE 2-Duecieli

Le responsabilità dell’allievo.

Quando si ha una grande esperienza e molti anni di lavoro con il proprio insegnante, si instaura un rapporto molto particolare e intenso.
Le responsabilità che acquisisce l’allievo anziano, sono compiti complessi: occuparsi dei primi contatti con i nuovi allievi, guidarli nei comportamenti da tenere nel luogo di pratica, sostituire l’insegnante nelle lezioni, ecc..
Questa è una via obbligatoria da percorrere, che lo porterà a diventare, a sua volta, un buon insegnante.

Tutte le mattine ti svegli con il tuo ego

E’ una lotta continua dover tenere sotto controllo il proprio ego, ma anche una bella sfida per la crescita:
“tutte le mattine ti svegli con il tuo ego, cerca di sedarlo durante la giornata, arriva alla sera in pace con te stesso e con il mondo che ti circonda”.

Vincenzo CESALE
チェサレ – ヴィンチェンゾ
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