RACCONTI GIAPPONESI: la povertà e la ricchezza

Non sempre le favole o i racconti giapponesi hanno fonti chiare, a volte sono narrazioni popolari raccontate come scopo di insegnare, attraverso la parola, le esperienze che si acquisiranno nel viaggio della propria vita.

Sono proiettate in un mondo molto diverso dal nostro occidentale, ma se ci soffermiamo con più attenzione, la radice che vogliono trasmettere è identica alle nostre esperienze di vita; la povertà e la ricchezza ne è un esempio.

#determinazioneartigiapponesi

Vincenzo CESALE
チェサレ – ヴィンチェ ンゾ
www.personaltrainer-vincenzo.cesale.com
www.duecieli.it

 

Il Kami della povertà ed il Kami della ricchezza: comprendere la vita attraverso i racconti giapponesi

C’era una volta un villaggio fatiscente, in cui viveva un uomo molto povero. Per quanto lavorasse, la sua situazione, stranamente, non migliorava mai. Per questo ripeteva tutto il giorno sconsolato: “Cosa posso fare? Sono così povero!” In realtà la sua casa era così povera perché era stata scelta come dimora molti anni prima dal Kami della povertà. Questi oziava tutto il giorno nello sporchissimo soppalco facendo in modo che la casa restasse sempre povera.

 

racconti giapponesi

 

Nel frattempo…

Gli abitanti del paese non riuscivano a restare indifferenti di fronte alle condizioni di vita di quell’uomo e decisero di trovargli una moglie. Trovarono una ragazza molto carina. Ogni volta che lo sposo la guardava, mormorava: “E’ veramente bella, non potrò mai ringraziarvi abbastanza per il piacere che mi avete fatto.” E poiché la sposa non era solo bella, ma anche gran lavoratrice, le condizioni della casa piano piano migliorarono. Questo incominciò a preoccupare il Kami della povertà.

La sera di capodanno, i due sposi si raccolsero intorno al focolare a bere il tè e a mangiare il mochi. A un certo punto sentirono degli strani lamenti provenire dal soppalco. Incuriosito, l’uomo prese una scala ed andò a vedere. Con sua grande sorpresa, vi trovò il Kami della povertà in lagrime. “Chi sei?” gli chiese. “Sono il Kami della povertà. Abito qui da molti anni e sono molto preoccupato per la mia sorte: dove andrò se le condizioni di questa casa continuano a migliorare?” Che il Kami protettore della sua casa fosse proprio il Kami della povertà non rese molto felice quell’uomo: tuttavia lo invitò a scendere dal soppalco e a raggiungere sua moglie vicino al fuoco. Quella sera parlarono a lungo e ogni tanto il Kami della povertà scoppiava a piangere.

 

Scopri di più sul corso di spada giapponese:

accedi alla pagina https://duecieli.it/corso/iaido-torino/

A un certo punto sentirono bussare alla porta e, anche se un po’ spaventati, andarono ad aprire. “Piacere, sono il Kami della ricchezza” disse entrando. “Arrivo dal lontano paese dei Kami e ho pensato di fermarmi qui a fare una piccola sosta.” Fino a quel momento non si era ancora accorto della presenza del Kami della povertà. Quando lo vide: “Cosa fai ancora in questo posto? Vattene via immediatamente!” I due Kami iniziarono a litigare violentemente, finché il Kami della ricchezza non venne scaraventato fuori. Terminata la rissa, i due sposi ed il Kami della povertà ripresero i festeggiamenti di capodanno, essendo ormai diventati amici.

Quella casa non diventò mai ricca, ma vi regnò sempre una gran pace. Che fine fece il Kami della povertà? Rimase naturalmente ad oziare nel soppalco!

 

COME RIUSCIRE A FARSI RISPETTARE SENZA DOVERE PER FORZA COMBATTERE

Le persone che riescono a farsi rispettare, sono coloro che possiedono una corretta accettazione di sé, soprattutto in situazioni particolari dove serve maggiore concentrazione o dove diventa più facile smarrirsi e perdere il controllo.
Essere responsabili e conoscere la disciplina aiuta ad avere una mente più agile, più reattiva, più predisposta alle soluzioni.

Pensi di possedere queste caratteristiche e di esprimerle? Se non ne sei sicuro prosegui nella lettura.

Vieni a conoscere il corso di spada giapponese

Per farsi rispettare occorre avere “hara”

 

Per spiegare meglio il concetto, ti porto questo esempio. Uno dei miei maestri giapponesi di spada, era un “omino” alto non più di 160 cm., ma nonostante fosse un uomo molto più basso di me, emanava una tale energia che mai mi sarei sognato di mettermi contro di lui.

L’energia viene espressa attraverso la postura, lo sguardo, la presenza forte… questo in oriente si definisce “avere hara”, perché l’hara è la forza della persona che si localizza nell’addome (centro dell’essere).
In occidente questa particolare attitudine viene chiamata carisma, ma questo termine non spiega in modo completo cosa significa emanare l’energia della presenza.

Noi occidentali pensiamo, erroneamente, che la forza sia rappresentata da un energumeno con il torace grande, alto almeno 190 cm.
Invece quell’uomo di poche parole che era il mio maestro, per nulla “prestante” dal punto di vista fisico, aveva una resistenza e una personalità fiera che irradiavano energia.

Per questo lo considero un esempio: la dimostrazione che la vera fermezza e la capacità di farsi rispettare, non derivano dai muscoli ma dalla forza interiore.

 

Leggi anche: https://www.kyudoiaidoqigong.it/autunno/

 

Essere consapevoli della propria forza interiore è la chiave per imparare a farsi rispettare

Non tutti nascono “atletici”, ma tutti possono diventare “potenti”: potenti nel senso buono, ovvero centrati e sicuri di sé, senza bisogno di cadere nell’arroganza, che denota insicurezza e ci rende deboli ed incapaci di focalizzarci.

Essere veloci con la mente e cauti con il corpo è un modo per farsi rispettare e ricevere rispetto, soprattutto per chi impara a farlo emanando tranquillità e mantenendo la capacità di comunicare in modo schietto, senza cadere nel buonismo: coltivando il rispetto di sé si ottiene il rispetto degli altri.

Esiste una tecnica che si focalizza proprio sullo sviluppo di questo atteggiamento, ed è la spada giapponese di cui ti parlo fra poco.

la spada: l’arte della forza senza attacco, che potenzia l’hara

 

L’allenamento dello iaido, la spada giapponese, prevede la continua focalizzazione sull’equilibrio dell’anca e sulla respirazione diaframmatica ventrale. Queste tecniche fanno crescere, in modo graduale ma definitivo, l’energia personale e il rispetto di sé (hara).

Dedicandosi a studiare questa arte marziale (che non prevede contatto fisico), indirettamente si impara il vero valore dell’autostima, quindi a farsi rispettare senza dover per forza entrare in conflitto, in quanto si sviluppa una personalità presente, in grado di emanare la forza interiore: quella che manca ad un soggetto debole o ad una personalità fragile, repressa e priva di autostima.

Praticare le arti marziali significa riuscire a beneficiare anche dell’aspetto psicologico del “farsi rispettare”, perché aumentano la sicurezza di sé in modo equilibrato.

E’ infatti fondamentale riuscire a restare calmi e mantenere la concentrazione anche in situazioni e circostanze difficili, senza perdere di mira il proprio obiettivo. Inoltre tutto ciò rafforza l’autoconoscenza, ed è un modo per “intimorire le cattive intenzioni” senza subire passivamente le aggressioni della vita.

Il mondo ha sicuramente bisogno di persone più serene, più ottimiste, meno rabbiose, ma nello stesso tempo più assertive e sicure di sé.

Desideri anche tu intraprendere questo percorso di disciplina interiore? Allora contattami per avere informazioni sul corso di spada giapponese, sarò felice di risponderti.

#determinazioneartigiapponesi

Vincenzo CESALE
チェサレ – ヴィンチェ ンゾ
www.personaltrainer-vincenzo.cesale.com
www.duecieli.it

LA PRIMAVERA E’ ARRIVATA AL DOJO

In un modo inusuale, a causa del periodo di isolamento che tutti stiamo affrontando, anche quest’anno la primavera si è manifestata.

 

Quando la primavera si rivela, in natura è una festa, l’energia in fermento dell’elemento legno si fa sentire e vedere.

 

Se la primavera è arrivata nella tua vita, usa l’adattabilità.

 

Non c’è dubbio sul fatto che la vita è tutta una scoperta, quando meno ce lo aspettiamo succede qualcosa che smuove le abitudini e noi possiamo solo adattarci.

Per questo praticare un’arte marziale significa ricevere un aiuto non solo a livello fisico, grazie all’allenamento dei muscoli (organi legati alla primavera), ma per le forze che dobbiamo mettere in gioco ogni volta che nella vita attraversiamo una grande trasformazione: ADATTABILITA’ e FORZA INTERIORE.

L’arte della spada sprona l’assopito a prendere confidenza con il proprio sè interiore. Non è sempre vero che quello che non c’è manca: abbiamo infinite risorse dentro di noi, però queste risorse vanno prima scoperte e poi sperimentate, provate, conosciute.

 

 

la-primavera-è-arrivata-2

Vieni a conoscere la spada giapponese

 

 

Il risveglio interiore attraverso la pratica della spada

 

Le arti marziali sono anche questo, si occupano del tuo risveglio, ciò che la primavera fa con la natura le arti marziali lo fanno con la tua vita.

Quindi, accedere al mondo della spada giapponese è come dire che la primavera è arrivata, perchè è la stagione della rinascita, e tu puoi decidere di rinascere, o far rinascere qualche aspetto della tua vita, attraverso il percorso offerto dall’arte marziale..

Un giorno alla volta è possibile costruire ciò che siamo e ciò che vogliamo, anche attraverso i movimenti del corpo, attraverso la sinergia tra noi stessi e ciò che viviamo fuori, attraverso l’aria che respiriamo, attraverso i nostri pensieri e le nostre idee.

 

 

Video realizzato da Andrea

Vieni a conoscere la spada giapponese

 

Sei pronto a seguire l’onda della primavera che arriva?

 

L’uomo in primavera ha bisogno di una sola rivoluzione, l’unica necessaria: quella che batte dentro ognuno di noi e che vuole uscire a tutti i costi. E’ l’energia vitale, che in questo periodo si mette in moto per dare il via ai progetti e alle aspirazioni.

Se anche tu senti questo desiderio, allora troverai la risposta nella pratica della spada.

Infatti, proprio grazie alle arti marziali ti è data la possibilità di rinascere, facendo spazio al nuovo. In primavera non si coltivano solo i campi, ma anche il corpo e la mente: con le arti marziali non puoi scegliere dove arrivare, ma sai che passo dopo passo arrivi.

Impari a capire quello che vuoi veramente, ed impari ad essere selettivo in maniera sana. Hai la possibilità di partire da una piccola cosa per realizzare un bel progetto, e ti rendi conto di quanto l’impegno possa risultare un positivo e maestro di vita.

 

#determinazioneartigiapponesi

Vincenzo CESALE
チェサレ – ヴィンチェ ンゾ
www.personaltrainer-vincenzo.cesale.com
www.duecieli.it

Ma io non sono capace… scopri perchè questa frase è priva di senso

Dire “non sono capace” è come tagliarsi le gambe prima ancora di cominciare

Se c’è una cosa che mi manda in bestia è sentir dire “non sono capace”. Dai tempi che insegnavo sci, questa frase mi ha sempre fatto alterare!

Di tanto in tanto vengono al dojo persone che assistono ad una lezione per capire se la disciplina interessa, ma rinunciano dichiarando la motivazione: il corso è molto bello, ma io non sono capace a fare queste cose.

Qualcuno non viene nemmeno ad assistere, per paura che le tecniche siano “difficili”.

Una sola riposta, molto ovvia, mi viene da rivolgere a queste persone che amano distruggere la propria autostima senza motivo:

“forse non ti è chiaro, ma se sei qui è perché DEVI ANCORA IMPARARE! Se tu fossi già Maestro, non avresti bisogno di venire al dojo, non credi?”

 

 

non-sono-capace-1

vieni a conoscere la spada giapponese

 

 

Far tacere la vocina “non sono capace” è un atto di maturità.

In tanti hanno rinunciato ad intraprendere un corso perché hanno pensato “io non so farle queste cose”. Ebbene, certo, può capitare di pensare e dire queste frasi che rappresentano un blocco, ma basta ragionarci un po’ su per capire che ci sono valide ragioni per non ascoltare questi veri e propri sabotaggi, no?

Quindi il “non so farlo”, va superato e bisogna avere il coraggio di confrontarsi con l’apprendimento.

L’apprendimento è un processo graduale. Lo conosciamo fin dalla nascita, e fin dai tempi della Scuola Elementare.

Se aspettiamo di fare solo le cose che sappiamo già fare, non si va più avanti! Chi agisce così non matura, non cresce, resta sempre al livello base, non aumenta le sue potenzialità ed esperienze…

Ma soprattutto entra a far parte di quelle persone che vivono di rimpianti e di ripensamenti, guardando su internet, da lontano, quelli che invece la voglia di apprendere qualcosa di nuovo ce l’hanno (e per questo diventano bravi).

 

Diventare “capace” dipende solo dalla perseveranza

 

Ho avuto moltissimi allievi  in tutti questi anni, soprattutto nei corsi di spada giapponese.

Le foto che vedi in questo post sono la testimonianza della passione con cui molti di loro praticano lo iaido, anche a casa, in questi giorni in cui non è possibile incontrarsi per l’allenamento.

Tutti loro hanno avuto un “primo giorno” in cui si sono sentiti impacciati, bloccati o ridicoli… qualcuno avrà sicuramente pensato “non ce la farò mai”, ma non si sono fermati.

Adesso sono migliorati molto, qualcuno sta diventando bravo, ed il merito è di aver fatto tacere la voce mentale “non sono capace”, per dedicarsi, semplicemente, ad imparare. Forse non ci hai mai pensato, ma : tutti quelli che adesso sono bravi in qualcosa, in passato non lo erano.

L’allenamento lungo e regolare, così come l’arte marziale insegna, è il segreto per riuscire, per arrivare agli obiettivi. Non solo nell’arte della spada, ma anche nella vita.

La perseveranza è tutto.

Negli anni ’70, il primo giorno in cui mi sono iscritto al corso di Karate, non sapevo nemmeno come indossare il kimono. Ho dovuto imparare tutto. Per molto tempo sono stato l’ultimo della fila, perché quello era il mio posto da principiante.

Oggi sono un Insegnante con 50 anni di esperienza. Ma questi 50 anni sono cominciati con il primo giorno, senza quello non esisterebbero.

 

 

vieni a conoscere la spada giapponese

 

Accettare di imparare fino a non dover più dire “non sono capace”, è un vantaggio anche per la crescita personale

 

Le persone arrendevoli, quelle che alla prima difficoltà si tirano indietro, sono anche, spesso, quelle che rimuginano troppo.

Finiscono per vedere solo le difficoltà e non i vantaggi, si vergognano, hanno paura delle novità. Quindi occorre pensare meno ed agire, anzi reagire alle nostre ansie, paure e titubanze!

Inoltre dire e pensare “non sono capace” porta anche male, perché ti convinci di non essere davvero in grado di fare qualcosa, che invece potrebbe essere più semplice e stimolante di quanto credi.

Se parti così, alla fine il risultato potrebbe essere davvero quello di provarci senza riuscirci!

E’ come un effetto nocebo (effetto placebo al contrario), non riferito alle sostanze ma al fatto che gli esseri umani sono altamente condizionabili e spesso basta credere a qualcosa per avere degli effetti.

Quindi se credi di non poterlo fare, ti convinci di non essere capace, ma se credi l’opposto, ovvero di poter essere in grado di farlo, allora avrai una forte motivazione che ti spingerà ad ottenere risultati soddisfacenti e positivi.

Quindi, prima di chiederti se sei o meno capace, chiediti quanto lo vuoi fare: il resto si impara e si perfeziona!

 

 

#determinazioneartigiapponesi

Vincenzo CESALE
チェサレ – ヴィンチェ ンゾ
www.personaltrainer-vincenzo.cesale.com

www.duecieli.it

KYUDO il vuoto mentale

Il vuoto mentale

Un Soke di kyudo qualche anno fa gli venne chiesto, Maestro non è più difficile centrare un bersaglio in movimento che un bersaglio immobile?

Il Maestro rispose è più facile colpire un bersaglio in movimento, questo, distrae dai nostri difetti di tiro, diversamente dal bersaglio statico.

#determinazioneartigiapponesi

Vincenzo CESALE
チェサレ – ヴィンチェ ンゾ
www.personaltrainer-cesale.vincenzo.com
 www.duecieli.it

L’inverno non è per sempre-Iaido

L’inverno non è per sempre, così ogni fase della vita inizia e finisce.

Essere precisi, essere autentici, essere leali e severi al tempo stesso, per captare ogni segnale del nostro corpo e della nostra mente, serve a non farci cogliere impreparati dalle inondazioni della vita.

A tutti può venir voglia di scappare. Ecco: le arti marziali sono invece un buon motivo per restare.

 

Legi anche: https://www.kyudoiaidoqigong.it/autunno/

 

Anche una stagione difficile come l’inverno, non dura per sempre.

Il freddo, il gelo dall’animo sono condizioni che ci oscurano la mente, che confondono, che portano la negatività a vincere sull’armonia della persona.

L’uomo integerrimo è colui che porta il caldo, la pace, è colui che tesse il tessuto della vita, che non crea ferite, che non devasta il proprio essere come una tormenta d’inverno che miete vittime invece di far nascere sorrisi.

 

Leggi anche: https://www.kyudoiaidoqigong.it/arte-marziale/

 

Scoprire la parte luminosa di noi stessi

La tristezza invernale è quasi un appagamento quando ti approcci alle arti marziali, infatti per alcune persone la riduzione delle ore di luce diventa quasi una malattia.

Questo perchè non conoscono l’altra luce, quella del proprio essere interiore, che le arti marziali permettono di riscoprire.

Se manca l’energia, se mancano gli stimoli, non è colpa dell’inverno, è colpa di una sofferenza che ancora una volta sta trovando una scusa.

 

Video realizzato da Andrea

Vieni a conoscere la spada giapponese

 

L’inverno non è altro che una stagione che fa parte del ciclo vitale.

 

Come può l’inverno essere così devastante? Sicuramente non lo è su animi nobili, forti, privilegiati da una forza incondizionabile.

Ecco, questa forza la trovi nelle arti marziali, un ottimo argomento per mettersi anche alla prova, quando la luce non illumina da fuori, ma arriva da dentro, proprio come l’inverno…

Anzi, l’inverno è anche la stagione che permette di provare nuove opportunità, proprio per badare al proprio benessere mentale.

Ricorda che per essere forti nella vita non bisogna essere diffidenti: più si ha conoscenza di sè, più si mette alla prova la propria forza mentale e psichica, più si diventa forti senza nemmeno lo sforzo di dover dire una sola parola.

La voce del silenzio, la melodia del suono di spade, la potenza che spaventa gli stolti ed i poveri di spirito. Tu puoi essere molto altro ancora…

#determinazioneartigiapponesi

Vincenzo CESALE
チェサレ – ヴィンチェ ンゾ
www.personaltrainer-cesale.vincenzo.com
www.duecieli.it

Autunno, il pensiero rallenta

L’immaginazione e lo spirito si quieta

L’Autunno e’ la stagione della brezza, del tempo che rallenta… anche nelle arti marziali si vive questo sentimento di armonia, di delicatezza, precisione, ma al tempo stesso di perfezione.

E’ così che si vince la pesantezza e si ritorna padroni del proprio equilibrio.

La vita ci porta ad essere come foglie che danzano nel vento: spesso ci stacca dall’armonia, ci stacca dai nostri punti saldi.

Ma combattere la vulnerabilità significa riconoscere la nostra potenza interiore, che non è certo legata al combattimento fisico, ma all’energia che entra ed esce dal nostro corpo, come una porta aperta.

Nei giorni d’autunno le arti orientali sono una prospettiva in più che ci permette di affacciarci alla vita a 360° senza reticenze, remore, paure, ansie.

 

Vieni a conoscere la spada giapponese

 

Video realizzato da Andrea

Leggi anche: https://www.kyudoiaidoqigong.it/arte-marziale/

 

Conoscersi per agire, grazie alla forza dell’autunno.

In fondo sì, siamo foglie che cadono, ma siamo anche fiori e semi che rinascono a primavera.

L’autunno nell’animo è magico, ma quando l’animo è assopito può essere tutto molto triste e questa tristezza ci rende particolarmente fragili.

Per riprendere in mano la propria vita anche in questa stagione, le arti marziali sono un ottimo conduttore di positività. Anche l’autunno porta in sè una gioia sommersa, dobbiamo semplicemente avere voglia di riscoprirla.

Le arti marziali, la spada in particolare (iaido) sono una rinascita per molti, sono la seconda opportunità di una vita che chiede il riscatto della dignità. Anche in autunno infatti qualcosa si prepara a rinascere…

Lasciare indietro i carichi non necessari

Se hai dei presenti vissuti carichi di disagi, non esplodere nella tua ira nefasta e negativa su chi ormai ti guarda con occhi spenti, ma riaccendi la luce e scegli di approcciarti alle arti marziali.

Anche l’autunno è una parte di noi che ritorna sempre, meglio imparare come accoglierla e come sconfiggerla.

L’autunno interiore non deve essere un fardello da nascondere, deve essere una forza da condividere.

Le arti marziali ti spiegano e ti insegnano come, per essere una persona migliore, per assecondare la tua richiesta di esserlo fino in fondo.

#determinazioneartigiapponesi

IAIJUTSU  Koryū  居合術古流

Vincenzo CESALE
チェサレ – ヴィンチェ ンゾ
www.personaltrainer-cesale vincenzo.com

ESERCIZI DI RESPIRAZIONE DIAFRAMMATICA, ESPERIENZA VISSUTA

La rispirazione sperimentata nella vita reale

Perchè sono importanti gli esercizi di respirazione diaframmatica? Oggi lascio spazio per raccontare la sua esperienza ad Irene, una studentessa del PERCORSO INTRODUTTIVO ALLA NATUROPATIA .

La respirazione diaframmatica ventrale, è una tecnica poco conosciuta da noi occidentali, ma costituisce il cardine dei nostri corsi: sia di medicina cinese o di meditazione dinamica “Iwakura” o di Qi Gong medico della scuola “Le Quattro Direzioni” o delle arti giapponesi “Iaijutsu” e “Kyudo” .

Quella che stai per leggere è la verifica di Irene Giraldo, una nostra studentessa a distanza che ha presentato il resoconto dopo un intenso lavoro, seguendo le istruzioni indicate nel corso e praticando regolarmente.

Tutto questo dopo aver seguito con attenzione i filmati e la dispensa che sono parte del CORSO DI RESPIRAZIONE DIAFRAMMATICA VENTRALE .

Condivido con te la sua esperienza diretta, per mostrarti quali effetti (e benefici) si possono ottenere da subito con una pratica regolare ed attenta degli esercizi..

 

 

esercizi di respirazione diaframmatica 1

 

<<<
Esercizi di respirazione diaframmatica: Verifica di percorso

 

Ho iniziato a praticare la respirazione diaframmatica nel mio posto preferito, il giardino.
Sulla respirazione diaframmatica del ventre ho dovuto lavorarci di più. Non essendo più abituata a respirare con il ventre, ma solo con la parte toracica, ci ho messo un po’ ad eseguirla.

Mi ha dato la sensazione di fare una cosa “strana”, come se non mi appartenesse.

Con il tempo ho sentito i suoi benefici. Per addormentarmi e spegnere la mente da diecimila pensieri inizio a concentrarmi sul mio respiro e respiro con il ventre.

Mi dà una sensazione di calore materno, mi sembra di sentire il calore della mamma e questo respiro mi coccola e mi porta a dormire serena e ad addormentarmi con tranquillità senza pensieri.

 

Seconda parte di esercizi: la respirazione diaframmatica addominale

 

Il respiro dal ventre l’ho applicato durante le meditazioni e mi porta ad una concentrazione maggiore su me stessa.

Un giorno mi sentivo gonfia, avevo un sacco di pensieri al lavoro e in più il mio ciclo era in ritardo di 5 giorni e quindi ero sommersa da ansia e paura.

Senza perdere la calma ho messo una musica con i suoni della natura in sottofondo e ho iniziato a respirare con il ventre. Ci ho messo un po’ a liberare la mente, ma dopo 20 minuti circa non sentivo altro che il mio cuore e la mia pancia.

Sentivo i gorgoglii, sentivo la sua tensione, la mia paura. Sentivo come tutto lo stress aveva bloccato il mio ventre. Ho appoggiato la mano destra sopra di esso ed ho continuato a respirare finché non ho sentito il momento di smettere.

Un’ora dopo il mio ciclo è arrivato e mi sentivo leggera, serena e ho ringraziato me stessa per essermi ascoltata. Mi sentivo meno tesa ed ho iniziato a dare un ordine a tutti i miei pensieri, liberandomi da quelli superflui e inutili.

 

Gli effetti degli esercizi di respirazione diaframmatica: una maggiore riflessione

 

Sto imparando ad essere meno impulsiva sul luogo di lavoro: prima di prendere qualsiasi decisione mi reco nel retrobottega ed inspiro ed espiro chiudendo gli occhi, sedendomi e rilassando i nervi tesi e la rabbia impulsiva che sopraggiunge .

Ho provato a praticare la respirazione veloce quando vengo irritata dalle parole di persone che giudicano me e il mio lavoro senza conoscermi e senza sapere il sacrificio e l’impegno con cui lo pratico.

Io la vedo come un modo per scaricare la tensione. Non so se sia corretto, ma buttare fuori l’aria così velocemente, mi permette di rendermi conto di buttare fuori, in quel preciso istante, la nube nera che mi offusca la mente.

 

 

esercizi di respirazione diaframmatica 2

 

 

Le tre respirazioni

 

Infine, l’esercizio delle tre respirazioni con le braccia è il mio preferito. All’inizio ero più attenta a compiere i movimenti e le respirazioni nel modo corretto. Dopo un po’ di giorni ed esercizio, le braccia si muovevano fluide e leggere da sole .

Adoro sentire l’aria inspirata che entra donandomi energia e sentire come essa fluisce espirandola fuori. Mi porta ad un rilassamento sereno, divento consapevole del mio corpo, del mio respiro, di me stessa.

 

La condivisione

 

Ho coinvolto una persona a praticare le respirazioni insieme a me in giardino.
All’inizio le provocava solo noia e non riusciva a respirare dal ventre, lo sentiva come un forte sforzo fisico.

Siamo andati oltre la settimana, perché non riusciva a concentrarsi sul ventre e respirare.

Rimaneva molto mentale e si preoccupava di iniziare a respirare in modo diverso dal solito: aveva paura che le capitasse qualcosa.
Superata questa paura e con la riuscita della respirazione, ha iniziato a piacerle la sensazione che le procurava. Con il tempo tramite la respirazione, che fossimo sedute in giardino o in camera, iniziava a dormire per il rilassamento che la respirazione le procurava.

Dopo un po’ la respirazione del ventre su di lei ha avuto un potere potentissimo: la portava a
rilassarsi così tanto da addormentarsi anche dopo pochi respiri: dorme pacifica e non si alza con i classici mal di testa o cervicali.

Avendo problemi di intestino irritabile, sta provando ad imparare ad ascoltare il suo ventre mentre respira. A concentrarsi sul suo io interiore, spegnendo la mente che la limita con le diverse paure di non farcela.

Ad un bagno di gong abbiamo usato la respirazione prima di iniziare a assaporare il suono del gong e il tutto ci ha portato ad una serenità profonda, ad uno stato di quiete piacevole.

 

Conclusioni

 

Non è stato facile respirare con il ventre, perché lo vedevamo entrambe come una cosa che “va fuori dagli schemi” e le cose nuove, i cambiamenti, provocano sempre quel stato d’ansia che ti fa dire: ” perché lo devo fare se sto bene così?”.

Andare oltre i limiti, gli schemi che ci imponiamo e che ci vengono imposti è una sfida ardua, ma il risultato che otteniamo è più che soddisfacente e ti fa dire: ” ce l’ho fatta e sto bene “.

Irene Giraldo
                             >>>

 

#qigongesalute
#maestriqigong
#personaltrainerolistico
#riflessologiabenessere
#determinazioneartigiapponesi

Vincenzo CESALE
チェサレ – ヴィンチェ ンゾ
www.personaltrainer-cesale vincenzo.com

 

L’arte marziale in estate

L’arte marziale amplifica gli orizzonti.

 

Se guardi il mare e temi l’infinito, grazie all’ arte marziale capisci invece che c’è sempre una terra da conquistare, un porto in cui approdare.

 

Comprendi che la Terra è sacra, che la terra ci comanda senza alzare mai la voce, e che quando si arrabbia è perchè nutre rancore verso la stupidità dell’uomo.

 

Ma l’uomo è tutt’altro che questo: solo è egoista.

 

L’arte marziale è vedere le cose da un’altra prospettiva

 

Ecco perchè se ti concentri sulle arti marziali, non ti concentrerai solo su te stesso, ma sulle prospettive che prima non vedevi perchè avevi occhi ciechi di conoscenza.

 

Le arti marziali sono il tuo viaggio verso la potenza della vita, ecco perchè ti chiedo: “cosa c’è aldilà dell’orizzonte?”. Lo puoi scoprire e non avere più paura del mare.

 

Il mare è una forza che attrae ed allo stesso tempo respinge, come tutte le forze che nella vita ci spaventano perchè così immense e sicuramente non gestibili.

 

Le arti marziali ti permettono di gestire anche queste forze, perchè ti offrono tutti gli strumenti per attraversare il mare.

 

Video realizzato da Andrea

Vieni a conoscere la spada giapponese

 

Vivere completamente

 

Il mare è fatto di acqua e l’acqua rappresenta la vita, non puoi scappare da questo.

In effetti non puoi nemmeno scappare dalla tua vita, ma la puoi sempre gestire, migliorare, affrontare, la puoi cambiare, stravolgere…

 

La puoi reinventare, o ancora più semplicemente, puoi renderti davvero protagonista, invece di essere l’antagonista di te stesso o il nemico di tutti.

 

L’ arte marziale fa crescere, non importa quale età tu abbia: se ami vivere, quando entri nel mare sguazzi come un bambino e ti dimentichi del tuo status, giusto?

 

Ecco, le arti marziali ti fanno sentire adeguato in ogni situazione e circostanza, anche se pensi di non essere a tuo agio, perchè ti offrono le risposte vere e valide, a quelle domande che hai sempre tenuto riposte in un cassetto.

 

#determinazioneartigiapponesi

Vincenzo CESALE
チェサレ – ヴィンチェ ンゾ
www.personaltrainer-cesale vincenzo.com
www.duecieli.it

Voglia di mollare tutto? Per non farlo prova le arti marziali: l’arco e la spada

 

A volte veniamo invasi dalla voglia di mollare tutto: è inevitabile. La figura dell’uomo è molto carica di responsabilità, soprattutto quando c’è una famiglia da sostenere e a cui rendere conto.

 

Molti uomini sorridono fuori, ma dentro vivono il tormento. Ci sono uomini che sono convinti che prendersi cura della propria famiglia sia lavorare dal lunedì al venerdì e poi dedicare il fine settimana alla moglie ed ai figli.

 

Niente spazi personali. In questo modo passano i giorni, passano gli anni.
Alcuni, un giorno, smettono di fare ritorno a casa…

 

Mollare tutto è una fuga, ma non sempre risolve il problema

 

Ciò che spesso non viene insegnato, è che anche l’uomo è fragile. Anche l’uomo è umanamente debole.

 

Frasi del tipo “non piangere come una femminuccia”, che per anni sono state dette a noi, poi ai nostri figli o ai nostri nipoti, possono essere molto devastanti e prive di senso.

 

Spesso l’uomo deve combattere per se stesso ma anche contro se stesso, in totale silenzio.

 

Le risposte non sono facili da trovare. Ma non è scappando che si evita il problema. Perché ognuno se lo porta dietro fino a quando non lo affronta.

 

Le risposte giuste esistono? Certo, sono dentro di noi. Ma senza equilibrio non possiamo trovarle.

 

Le arti marziali aiutano proprio in questo: ti sostengono nel ricostruire l’equilibrio e la forza interiore, per inquadrare le situazioni in modo diverso ed affrontarle con efficacia.

 

Come ho già detto più volte, infatti, le arti marziali non sono calci e pugni, ma racchiudono in sè tutta una parte legata allo spirito e all’identificazione, che è fondamentale per chi le esercita.

 

La voglia di mollare i problemi si affronta con le arti marziali

 

Due sono le arti giapponesi che ancora oggi pratico e che consiglio: la spada e l’arco. Puoi scegliere quello che preferisci.

 

voglia-di-mollare-tutto-3

Leggi anche: https://www.kyudoiaidoqigong.it/iaijutsu-torino/

 

LA SPADA GIAPPONESE (iaido) è un percorso di conoscenza e formazione sulla cultura del giappone. La spada non viene utilizzata per combattere, ma per eseguire delle forme (kata), che mettono in gioco corpo, mente e spirito.

 

L’arte della spada è prettamente YANG, quindi per un uomo è la perfetta circostanza per mettere in moto l’energia maschile in modo equilibrato, e sentirsi carico di energia.

 

Ma l’effetto è anche quello di scaricare i pesi mentali della giornata, lavorando con il corpo secondo una tradizione piena di storia e di simbolismi.

 

voglia-di-mollare-tutto-2

Leggi anche : https://www.kyudoiaidoqigong.it/arco-giapponese/

 

L’ARCO GIAPPONESE MEDITATIVO (kyudo) è adatto a chi è meno “fisico”, ma pronto a sperimentare una tecnica che “ti mette di fronte a te stesso”.

 

Sembra facile a vedersi, ma richiede un gran lavoro sulla postura e sul respiro, che crea una centratura dell’energia personale nell’hara.

 

L’hara è l’addome, il centro del nostro essere. Focalizzarsi sull’ara con la corretta procedura crea un tiro forte, armonioso da vedere, ma potente e veloce.

 

Nel kyudo si alterna la pratica di tiro con il respiro e qualche momento di meditazione, per calmare la mente.

 

In entrambi questi corsi, sviluppi una maggiore calma mentale che ti aiuta a gestire la vita con maggiore distacco e calma.

 

Se hai voglia di mollare tutto, prima di agire d’impulso vieni ad iscriverti ai corsi. Impara come esprimere la tua energia yang e a risolvere le situazioni, rimanendo qui ed ora.

Per sentirti più realizzato

Attraverso le arti marziali, si può arrivare alla realizzazione del sè, alla scoperta dell’io interiore e all’automiglioramento.

 

Conoscere per capire, a volte è il miglior modo per non buttare via la propria vita e per non provocare dolore ai propri cari.

 

L’obiettivo delle arti marziali infatti non è solo forza muscolare in sé. E’ soprattutto il controllo dell’energia vitale che serve a combattere l’ ”ingorgo” delle energie negative, che spesso porta a prendere una strada sbagliata, rispetto da quella che si vorrebbe percorrere.

 

Non a caso, la definizione arti marziali (nome ispirato quindi a Marte, dio della guerra) è intesa come guerra contro i propri nemici interiori: le emozioni e le pulsioni negative che vanno a ledere e confondere il benessere psicofisico.

 

Perché se l’umore funziona vuol dire che anche la famiglia funziona, e la si porta nel cuore!

 

Corso di spada giapponese: a Torino ogni giovedì ore 20’00-21,30 (visita la pagina)
Corso di arco giapponese: a Torino ogni martedì  ore 20’00-21’30 ( visita la pagina)

#determinazioneartigiapponesi

Vincenzo CESALE
チェサレ – ヴィンチェ ンゾ
www.personaltrainer-cesale vincenzo.com