CHIRUCHIRU-MICHIRU La vecchietta del chiosco del tè
In questo post trattiamo il significato culturale, storico e filosofico del lavoro di ricerca che svolgiamo nel dojo NITEN ICHI RYU di spada, e nel dojo HAYATE di Kyudo (tiro con l’arco).
Vincenzo CESALE
www.duecieli.it
CHIRUCHIRU-MICHIRU La vecchietta del chiosco del tè
Nei pressi della Kannon* sopra al precipizio c’era un chiosco di tè. Erano allineati mandarini e uova e dolci a buon mercato. La vecchietta, che con lo shibucha** dava sollievo alla gola dei pellegrini, vi giungeva dopo tanti sforzi.
Un giorno si presentò davanti al negozio un passero:
-I miei figli vengono sempre quì e vi prendete cura di loro, ringraziò gentilmente.
La vecchia con aria dubbiosa rispose: -No, non sono io.
A queste parole, il figlio del passero che era giunto lì a fianco disse:
-Anche questa mattina mi avete dato del riso.
-Non me ne ricordo.
Un fumo sottile s’innalzava. L’anziana donna era onesta e non amava sprecare le cose. Quindi le briciole di pane e i chicchi di riso s’erano spesso tramutati in ospitalità verso gli uccelli.
Si dice che, quella notte, il passero entrò furtivamente nei sogni della vecchietta e la portò nella lontana, lontana macchia di bambù loro casa dove l’accolsero con calore.
Yamamura Bocho
Racconti per l’infanzia
*Nome giapponese del “bodhisattva” indiano Avalokitesvara. In Cina e in Giappone viene rappresentato in forma femminile. Si fa quindi evidentemente riferimento a un tempio o a una statua a lei dedicata e venerata dalla gente.
**Un tipo particolare di tè verde da sapore aspro.