IL MUSEO STIBBERT

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Il museo Stibbert visto da un praticante di Iaido

Lo Stibbert è un museo particolare, almeno per 3 motivi: è realizzato all’interno di una villa bellissima collocata nella prima collina di Firenze, raccoglie una grande quantità di armi ed armature provenienti da diverse epoche e luoghi, ed ogni stanza è come uno scrigno che racchiude quello che può sembrare come un tesoro, gelosamente custodito e nascosto per i pochi fortunati che si spingono sino a lì.

Ebbene, proprio quest’ultimo aspetto è forse il più rappresentativo della mia esperienza da visitatore.
Il vero motivo per cui ho scelto di visitarlo infatti, è che una delle stanze del museo è quasi interamente dedicata alle armi ed alle armature Giapponesi e, da praticante di Iaido, non potevo proprio lasciarmi sfuggire una simile occasione.

Nonostante queste premesse a me note, non ero assolutamente preparato a quello che poi mi sarei trovato davanti, ossia una sconfinata, quasi caotica raccolta, di katane, ed armatura stupende, di ogni forma e colore, risalenti al periodo 1600-1800; una raccolta così vasta che l’enorme spazio messo a disposizione, appariva esageratamente insufficiente, teche e teche di spade, armature bellissime, splendidemente lavorate, rifinite in ogni particolare, ognuna delle quali sembrava trasmettere odori, suoni, sensazioni e storie uniche, per le quali avrebbe davvero avuto senso soffermarsi un pomeriggio intero.

Come detto, non immaginavo minimamente un tale spettacolo, e credo che se avessi visto questa collezione tre o quattro anni addietro, non ne avrei pienamente assaporato il valore.
Certo forse ne sarei rimasto colpito, ma non sino a questo punto!
Sarà difficile dimenticare quella sesazione..direi “vibrante”. Era come se quegli oggetti, inanimati, inorganici e chiusi in quelle mura da decine di anni, fossero stati in grado di vibrare e di emanare una propria energia, una propria forza che forse, non tutti in quella stanza erano stati predisposti a percepire.

Mentre scorrevo avidamente con gli occhi tutti quegli oggetti così carichi di mistero e fascino, non potevo fare a meno di pensare alle lezioni di Iaido ed alle tante storie, aneddoti e spiegazioni ricevute in ormai 5 anni di pratica, e del percorso compiuto nello Iaido oltre che nella vita di tutti i giorni.
Lo Iaido, se lo si prende con un minimo di serietà, è un compagno di vita che ti porti dietro per sempre con te, che può insegnarti a reagire alle situazioni più difficili ed a saperti gustare quelle più belle, ed è così per chi come me ed i miei compagni, vi si dedica costantemente settimana dopo settimana.

È qualcosa di molto di più di uno sport, è prima di tutto un divertimento, ma è un occasione per far qualcosa di diverso, di speciale, di raro, è coltivare un arte secolare, ormai seguita da pochissime persone, che insegna a combattere per progredire e migliorare se stessi, è un occasione per rilassarsi e concentrarsi al tempo stesso, per depurarsi da tutto lo stress accumulato nel corso della giornata, per correggere le proprie imperfezioni fisiche e “mentali”.
Visitare quella raccolta è stata un esperienza fantastica, un opportunità di riflessione, per fare il punto della situazione, forse anche per apprezzare meglio il lavoro fatto negli ultimi anni su se stessi.

Consiglio a tutti coloro che possano sentirsi ispirati ed affascinati dal Giappone, di visitare lo Stibbert, sarà certamente un esperienza che vi colpirà, sia che possiate o meno essere interessati allo Iaido, ed a ciò che potrebbe rappresentare per voi.

P.S. Altre immagini nella pagina FOTO e VIDEO

Umberto CANEPA