In questo post trattiamo il significato culturale, storico e filosofico del lavoro di ricerca che svolgiamo nel dojo NITEN ICHI RYU di spada, e nel dojo HAYATE di Kyudo (tiro con l’arco).
“Era tutta bianca, con una coda più grande del corpo. Là dietro, ancora adesso, c’è un campo di riso e il nostro orto, L’ho vista venire da quella parte, aveva un aspetto tale, come dire? Si capiva che era un Kami*. Poco dopo, è entrata nel tempietto dedicato a Inari, quello rosso, l’à sulla destra.
Si, è proprio sparita dentro, e secondo me è evidente che di là era venuta, da dietro la porta che chiude l’altare. Sono passati quarant’anni, ma lo ricordo perfettamente.
Ero emozionata, e come! ma non avevo paura. Le volpi cattive, quelle che possono fare dei brutti scherzi, non sono bianche, hanno il solito colore rossiccio: quella, era la volpe di Inari”.
Sapevo che la vecchina del tempio dedicato a un albero femmina, vecchio si diceva più di mille anni, a un centinaio di metri di distanza dalla sua casa, aveva un rapporto particolare con la volpe. Suo marito era morto da poco, ed ero andato a farle una visita di condoglianze, come si addiceva a un vicino.L’occasione era triste, dunque, ma quando lasciai cadere l’argomento sulla volpe, la vecchina si animò tutta, desiderosa di tornare col pensiero ai lontani momenti felici della sua vita.(…)
*Kami: spiriti della natura o antenati. Alla base del pensiero religioso shintoista.
LA VOLPE DI INARI
e lo spirito giapponese
ed. Biblioteca Universale Sansoni
Antonio Marazzi
https://kyudoiaidoqigong.it/wp-content/uploads/2014/11/KITSUNE-La-volpe-di-Inari-Duecieli-e1462265227725.jpg200200Vincenzo Cesalehttps://kyudoiaidoqigong.it/wp-content/uploads/2023/02/Logo-QI-Gong-web-480x149.pngVincenzo Cesale2014-11-16 15:05:052014-11-16 15:05:05KITSUNE La volpe di Inari