LA FRECCIA PERFETTA
Un giorno uno studente del Kyudojo HAYATE mi domandò cosa provavo quando rilasciavo la “freccia perfetta”; la freccia perfetta? Non penso di aver mai rilasciato una freccia perfetta, ma una buona freccia certamente. La sensazione è molto difficile descriverla (si potrebbe essere fraintesi), comunque non si può esimersi, perciò ci provo.
La sensazione è che qualcosa di te vada via con lo sgancio: qualcosa di carnale, pezzi del tuo corpo che si lacerano e se ne vanno con il dardo; ma anche del tuo spirito, di quello che tu sei, delle tue paure ed insicurezze, dei tuoi sentimenti, qualcosa che ti lacera da dentro; subito dopo il tuo ego prende il sopravvento: in quel momento sei fragile, se non lo tieni a bada ti brucerà tutto il lavoro di una vita.
Il motivo per cui molti praticanti dopo un certo periodo lasciano la pratica, è che trovano difficoltà non solo nell’imparare la tecnica, ma nell’accettare che siamo fallibili, e non tutto quello che desideriamo si può avverare. Allora cosa facciamo, non la cerchiamo la freccia perfetta? La cerchiamo, con tutto il dispiacere di sapere che questo accadrà raramente.
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Vincenzo CESALE
チェサレ – ヴィンチェ ンゾ
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