Sotto il regno dell’imperatore giapponese TEI KO KOMO (130 a.c.) un principe andando a caccia sul monte Aki Yama, spezzò involotariamente un esile ramo dell’albero uruski (Rhus vernicifera).
La pianta ed il ramoscello lasciarono allora sgorgare dai lembi delle parti fratturate un liquido brunastro, una goccia del quale cadde sulle mani del principe disegnadogli una strana figura che richiese fatica e pazienza per essere totalmente rimossa.
L’arte della laccatura era nata… il principe infatti, meravigliato da quello strano ed inatteso fenomeno, volle usare quel liquido brunastro e lattiginoso che aveva ornata la sua mano, per decorare piccoli oggetti (…)