In questo post trattiamo il significato culturale, storico e filosofico del lavoro di ricerca che svolgiamo nel dojo NITEN ICHI RYU di spada, e nel dojo HAYATE di Kyudo (tiro con l’arco).
RACCONTI DELL’ANTICO GIAPPONE
La vendetta dei fratelli Soga
Sukenari (Juro) e Tokimune(Goro) ebbero il loro padre assassinato dal cugino Suketsune. Ancora ragazzi, i due fratelli giurarono a se stessi di vendicare la morte del padre. L’assassino che era in ottimi rapporti con Minamoto no Yoritomo, cercò di far uccidere i due fratelli, ma senza riuscirci. Tokimune ancora sedicenne, fuggi dal monastero che l’ospitava e si riunì al fratello per portare a compimento la kataki uchi.
Nel maggio del 1193, i due fratelli Soga riuscirono a penetrare nell’accampamento dello Shogun (impegnato alla caccia al cinghiale), ma non trovarono Suketsune nella sua tenda. Tuttavia uno dei servi indicò loro il luogo dove questi si trovava. I fratelli lo uccisero ed ingaggiarono un combattimento con le guardie subito accorse. Sukenari fu ucciso in combattimento, mentre Tokimune fu catturato. Lo Shogun, ammirando l’audacia di Goro, voleva graziarlo, ma il figlio dell’ucciso intervenendo, reclamò vendetta. Tokimune fu giustiziato con il taglo della testa. Così gli fu tolta la possibilità di completare la vendetta, come le consuetudini imponevano: portare cioè sulla tomba del padre la testa del suo assassino.
P.S. La vendetta dei fratelli Soga (morti a 21 e 19 anni) venne esaltata dal Kabuki, dalla poesia e dal romanzo popolare.